Autore: IRIS DAVID

12 Maggio

In questo fatal giorno nacqui e non sapendo cosa m’attendeva crebbi finché non arrivò il tempo dei cuori infranti.

Poi mescolai le carte uscì la Regina di Picche che il destino disse resterà così per sempre e anche il Re di picche fu d’accordo e a me venne il fiato corto.

Decisi perciò di mollare l’osso e di soffrire a più non posso finché non arrivò il tempo dell’illuminazione e capì che dovevo sputare il rospo e la Regina di picche e il Re di picche buttai nel fosso!

Naturalmente insieme all’osso!

Iris David

Questa fiaba racconta ciò che accadde tra Nerilia e Nigel durante il rapimento di Ascanio e Briseide. Gli eventi sono narrati in modo che i due racconti possano essere messi insieme in un unico libro.

Cornelia è un vampiro mangia magie che diventa una strega per poter entrare a corte senza essere scoperta. Il suo vero scopo è stare vicina a Lucas, il figlio della regina. Un giorno crea una magia per distruggere le pesche magiche delle fate che le danno fastidio perché rovinano i suoi sortilegi. Purtroppo, questo impedisce anche alle persone di curarsi dal malocchio e dalle malattie. Il peggio, però, è che la sua magia trasforma in vampiri sia gli umani che gli animali. Un bel giorno, Rosellina viene scelta come sposa per il principe Lucas proprio dalla strega Cornelia…..

Questo libro contiene l’0pera iniziale che porterà poi alla decisione di intitolare la serie “Le Stelle di Azala.” Narra la storia di Ascanio e Briseide che vengono rapiti dalla strega Nerilia e trasformati in un cavallino ed una colombina. La fatina Smeraldina, suo cugino Nigel e Virgilio vanno alla loro ricerca scoprendo che hanno sette anni di tempo per ritrovarli, prima che siano inviati nel Regno di re Malak, il nemico della loro regina, la Divina Azala.

Il libro tratta della storia d’amore tra Alex e Zafiria, contrastata dalla sorella di lui e dai loro amici e amiche. Sullo sfondo viene narrata la storia della guerra tra il mondo delle fate e quello del Sole Nero che da il titolo alla serie “Le Stelle di Azala”

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